sabato 12 ottobre 2013

È uno sporco pulito

C'è bisogno di un viaggio molto lungo e possibilmente in macchina.

Mi si disegnano davanti agli occhi le montagne e sento il sole bruciarmi il viso passando nelle insenature. E fuori c'è un vento caldo, c'è un odore indefinito di alberi e di terra. Soprattutto odore di terra.
Lui non se ne cura particolarmente, ama altre cose, cerca odori diversi, ma ci siamo già fermati un paio di volte perché volevo toccare il terreno e annusarmi le mani. Amo la nostra macchina che ha il tipico odore di tessuto surriscaldato e polveroso. Amo passare il tempo così, ma non vedo l'ora di giungere a destinazione e cadere tra le foglie secche, inspirare profondamente e ricordarmi che sono felice. E ho bisogno di sporcarmi i capelli, di sentire i granellini di terra sulla cute, sentirne il movimento sotto le sue dita. Solo l'uomo che amo può toccarmi i capelli così, solo l'uomo che mi ama può capire quanto una cosa così microscopica possa portarmi lontano da tutto e farmi dimenticare ogni male.

Ed è incredibile l'attenzione che voglio dedicare a questa persona. Lui guarda l'acqua scorrere per ore e io non mi sento mai trascurata, perché so che c'è anche un po' del mio sangue in quel fiume e lo sento scorrere nelle mie vene quando lui mi abbraccia, quando sento l'odore dei suoi capelli sui miei vestiti.
E mi piace quando prende la chitarra, si siede per terra e improvvisa qualcosa, perché sa quando ho bisogno di cantare, perché mi ascolta quando canto e non gli è di alcuno sforzo arrivare prima che io scoppi a piangere. Mi sente.

Mi piace anche quando stiamo in silenzio sotto la pioggia, completamente fradici e infreddoliti, in attesa di una svolta, dell'acqua che si raccoglie nelle clavicole, della "necessità" di un bacio. E ci possiamo guardare a lungo e poi fissare il soffitto sdraiati sul pavimento, con le dita intrecciate tra i peli del cane e la polvere di una settimana che non ha lasciato spazio a nient'altro. 

Amo questo posto perché nelle mattine come questa il sole disegna alla perfezione la sua mandibola e mi sveglia poco prima di lui, facendomi sprofondare nelle coperte, fino a puntare il naso sotto la sua ascella e pensare che là fuori non esiste niente di più rassicurante, che nell'intero universo mai troverò un odore così tanto familiare.

Una cosa so. Che abbiamo tutti spesso voglia di dormire con qualcuno, ma che esistono pochissime persone con cui abbiamo voglia di svegliarci.


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