lunedì 26 giugno 2017

Non è colpa di nessuno

Mi domando, a volte, veramente di rado, cosa spinga le persone a trattarmi come un essere senza sentimenti, come qualcuno o qualcosa in grado di reggere tutto. Non mi pongo limiti, non prendo niente sul personale a meno che non sia chiaramente personale, so riconoscere quando il problema non è mio ma di chi ho di fronte. Eppure... Nelle notti come questa mi siedo, esausta, e non mi ricordo più come piangere, mi devo sforzare, devo immaginare di essere qualcun'altro. Non c'è niente di più doloroso di questa depersonificazione, comincia a fare male fisicamente, fino a quando, appunto, piango.

Qualche settimana fa sono stata chiamata ninfomane da un'amica, perché ho bisogno di fare sesso una volta a settimana minimo per sentirmi apposto. Effettivamente, non c'è niente di strano, ma la cosa mi ha toccato e mi ha fatto sentire a disagio. Stasera le ho accennato brevemente alla ragazza con cui mi sto vedendo, e mi è stato detto "vediamo quanto dura", perché sì... le mie ultime relazioni sono state un po' brevi, ma non credo si possa attribuire un qualche tipo di colpa a qualcuno. Nessuno dei miei amici mi ha chiesto come si chiama questa nuova fiamma, cosa mi piace di lei o come ci siamo conosciute. 
Sono circondata da donne che flirtano e da uomini che fanno battute a sfondo sessuale, quando faccio qualcosa del genere io viene tutto scritto e puntualizzato.

Quando sono tornata a essere il fottuto capro espiatorio per le vostre paure e frustrazioni?

Due giorni fa camminavo con un'altra amica, devo aver riso per qualcosa di stupido che solo io ho capito, mi ha detto che ero sulla soglia di un esaurimento nervoso. Ma vi sentite quando parlate? Ma date il peso alle parole? Se vi venisse detta una cosa del genere in un periodo difficile vi mettereste a piangere in mezzo alla strada. E io non sarei lì per le vostre proiezioni.
Le persone mi fotografano e mi descrivono, mi usano direttamente e indirettamente, emotivamente. Nessuno si aspetta niente da me perché sono diventata questo involucro impenetrabile. Ed è ridicolo, perché sono la persona più aperta del mondo e a due persone soltanto importa sentire tutte le scomodità che non mi tratterrò dal dire.
Ma di che cazzo di gente mi sono circondata? E' di nuovo l'ora di potare il giardino... con un lanciafiamme.


Ma lo dirò a voi, vi dirò cosa mi piace di C. 
Abbiamo lo stesso senso dell'umorismo, quindi passiamo il 50% del tempo a ridere, il restante 50% sono conversazioni che nascono nel pomeriggio e sfociano nei baci nella sera, quando nient'altro riesce a scaldare in questa cazzo di città imprevedibile. Adoro il profumo della sua pelle e non riesco a smettere di fissare le sue labbra, riuscirei a riconoscere il suo sorriso tra mille e comincio a capire cosa significhi di volta in volta. Non la conosco così bene, ma è un inizio, è qualcosa di bello, è qualcosa che mi voglio vivere, adesso. Ha una grande cultura musicale e sa cosa sta facendo, anche quando ha paura, è una cosa che stimo e ammiro molto in una persona, indipendentemente dall'attrazione chimica. A dire il vero, è molto improbabile che ora come ora io finisca con qualcuno basandomi solo sull'aspetto fisico o su come la persona mi faccia sentire, io voglio vedere cosa c'è dentro, indipendentemente da cosa qualcuno mi possa dare.
C. è una persona coraggiosa, intelligente, sensibile, aperta, sensuale, curiosa, e non mi vergogno a dire che sono qualità che possiedo anche io ed è per questo che funziona. Apprezzo molto quando amici e amanti non hanno paura di dire perché ti rispettano, perché piaci o non piaci, perché ti vogliono accanto.

Come una mia conoscente una volta disse: "non sono uno scaldabagno". Quindi se non sapete perché mi volete nella vostra vita, siete pregati di andare in culo.

Sono un essere umano. Sapevo che la libertà aveva un prezzo, ma non sapevo che fosse così alto.


1 commento:

  1. Venerdì ero alle prove col mio gruppo di teatro, e ricordo che ho pensato, guardandomi in una finestra-specchio che mi rimandava la mia ombra ma non la mia immagine: 'che peccato non potermi vedere qui adesso, che malinconia .... vorrei proprio ci fosse qualcuno in grado di consolarmi e di farmi provare piacere ... '. Un pensiero spontaneo, che mi porto con me e che vedo come attraversa i miei giorni, le mie notti, i miei sogni addirittura. Penso che di fronte ai nostri desideri siamo nudi e fragili, e che le uniche persone in grado di capirci sono quelle capaci di stare di fronte alla propria nudità e alla propria fragilità. Non c'è un'educazione per questo, come invece c'è per le cosiddette 'buone maniere'. Ci sono persone che lo imparano da sole, senza una scuola, e allora imparano a vedere degli individui dentro i vestiti. Ma se ti predisponi, se questo è il tuo desiderio, le incontrerai. Devi solo avere pazienza e non farti rubare energie, nel frattempo.

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