domenica 18 maggio 2014

Il cuore

Non so bene che tema sviluppare, è un giorno di scrittura questo... ma non ho ispirazione, il che è abbastanza brutto. Ho pensato di partire dalla descrizione delle mie sensazioni, o di come semplicemente mi sento, ma non so spiegarmelo. Ho solo un pezzo di Beck molto adatto; come sempre, quando mancano le parole pensa a un artista che possa averle trovate per te. È per non sentirsi soli.
Quando scrivo musica o quando descrivo i miei sentimenti sul blog, o in una di quelle lettere sempre più rare, lo faccio con quel intento. Sono sempre alla ricerca di comprensione, di farmi capire, di far sentire meno solo qualcuno là fuori.

Non esiste un modo per comunicare a chi sta leggendo quanto io a volte mi senta semplicemente abbandonata. È frustrante, perché lo sappiamo che non è colpa di nessuno se non nostra, ma la sensazione permane e non esiste nessuno che ci possa salvare, perché non abbiamo modo di farlo capire.


Mi sono fatta questa doccia gelida pochi giorni fa... e anche questo è triste, perché arrivare ad avere bisogno di sensazioni pungenti e sgradevoli per tornare coi piedi per terra, invece che appoggiarsi a un po' di comprensione umana, è un po' come toccare il fondo. Mi sono sentita in colpa con me stessa, ma anche questo non serve mai a molto se non a peggiorare la situazione. Odio sentirmi miserabile, ma a volte, semplicemente, dovrei accettarlo e perdonarmi un attimo di debolezza, alla faccia di tutti. Ho appoggiato il palmo della mano sul petto e ho sentito battere forte il cuore. Ci pensate? Cos'abbiamo di più sincero e familiare? Niente. Il cuore. Un organo che scandisce i suoi battiti, imperterrito, qualsiasi cosa facciamo, comunque ci sentiamo. Non si arrende mai per quanto una situazione possa sembrare insuperabile, tragica, pesante. Questo è incredibile, pensateci. C'è dentro di voi una cosa talmente costante, forte, responsabile e attiva che non potete essere dei falliti, per il semplice fatto di esistere, di identificarvi come esseri umani. Solo per il cuore che pompa, assiduo ma non ignaro, ogni uomo ha il diritto di essere rispettato e merita un sorriso, perché siamo tutti a conseguire la stessa battaglia.

Così sentivo il mio cuore battere in questa mano piccola e impotente e ho avvertito il sangue bollente muoversi all'interno del mio corpo, ho chiuso gli occhi e ho percepito l'energia salire dalla terra fino alla punta dei capelli, diffondendosi lungo la colonna vertebrale e ramificandosi in ogni ossicino di un corpo che dovrei amare di più. Sono un essere potentissimo, non dovrei sentirmi svilire per così poco e dovrei smettere di cercare negli altri ciò che nascondo nel profondo del mio cuore. Sapete cosa mi diceva sempre mio papà? Che l'intuito è una prerogativa del cuore, nelle prime frazioni di secondo ci dirà esattamente come fare, semplicemente la verità, prima che l'intelletto entri in gioco nel secondo successivo, riempiendoci di dubbi e considerazioni sbagliate. Così la prossima volta che sono triste e percepisco quel breve attimo in cui il cuore mi spinge ad abbracciare qualcuno a cui potrei voler veramente bene, lo farò senza esitare, prima che il cervello mi isoli e mi chiuda all'interno di un recinto in cui non voglio più stare.

Oggi piango, semplicemente perché posso, perché sono triste e non devo preoccuparmi che qualcuno reputi delle lacrime esagerate. So solo io cosa significano, quanto mi siano care e per cosa valga la pena piangere e per cosa no.

Piango perché sono un essere potentissimo e per gestire tutta questa forza ho bisogno di riposare, di scaricare le energie negative e di lasciami andare. Ho un cuore sempre attivo e tante cose da fare, ecco perché piango.



3 commenti:

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  2. Grazie.
    Il non essere capiti è il tema di questa mia serata, buffo aver un gran bisogno di amare e dare, ma essere sempre, al contempo, fraintesi e conseguentemente rifiutati. Buffo che le persone mediamente temano ciò che si presenta in modo troppo caratterizzato ed identificato, triste che si preferiscano sempre individui nella media, che con le loro parole non sono in grado di far vacillare le certezze altrui. Frustrante il fatto che la sincerità non sia ben voluta.
    Ti mando un grande abbraccio e ti ringrazio nuovamente per avermi fatto sentire, con incredibile tempismo, meno sola e aliena in questa notte.

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    1. Non avevo mai visto questo messaggio. Perdonami...
      Forse scrivo un po' per questo motivo anche io, per sentirmi meno aliena :)

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