giovedì 11 dicembre 2014

Quando vale la pena partire, quando vale la pena tornare

Sto facendo le pulizie. Nella mia testa e intorno a me. Forse sono arrivata a un punto in cui non so più con chi valga la pena passare il mio tempo e con chi no, non so più chi sa ascoltare e chi ha solo il vizio di interrompere. Non so perché continuo a percepire le invidie e le frasi fatte e la presenza sempre maggiore dei nemici, però quelli sinceri. 
A tratti vorrei ricominciare daccapo, dove non conosco nessuno, in un luogo totalmente nuovo e incontaminato, ma poi penso che una volta c'ho provato e non fa tanta differenza.

Presto tornerò a Londra, definitivamente e forse è una città un po' inflazionata e non poi tanto lontana, ma davvero importa dove andare se solo nella speranza che qualcuno noti la tua assenza? 
Voglio solo andare via e prego con quanta forza ho in corpo di non diventare dipendente da Jakub emotivamente, ma alla fine... non credo di aver mai sentito un'ispirazione così forte di fianco a qualcuno, quindi forse dovrei solo godermi il desiderio di diventare una persona migliore per salvaguardare il mio amore. Sono determinata, passionale e ho fatto molto e ho ancora voglia di fare tanto, il fatto di essere così innamorata non dovrebbe spaventarmi, perché si tratta di un rapporto sano e sincero, non può contaminare la mia autonomia, i miei progetti. Questa volta mi fermo e non vedo proprio come potrebbe andare diversamente.

A volte mi sembra che l'amicizia vera duri solo se nata a distanza fin da principio, se ci si allontana dopo qualcosa si rompe e tutto diventa più importante, si dimenticano numeri, i bisogni rimangono insoddisfatti. E io non ho voglia di un'amicizia del genere.
Penso ad Alex, lontano prima, più lontano che mai ora, ma presente, sento forte la sua essenza, quasi mi percepisce quando lo penso, si disegna dal niente e ha finora smosso montagne nonostante le incomprensioni, i litigi, la distanza.
Penso a molti altri che stanno così vicini e per qualche motivo, puramente a intuito, non me la sento proprio di disturbarli per condividere un pezzo della mia vita con loro. Io non voglio stare nella vita di qualcuno se non faccio la differenza. Non voglio sconvolgere l'esistenza di nessuno, ma ho molto da fare e molto da dare, non ci posso più rimettere con la mia autostima, non posso più stare male per queste cose.

Mi aspetta un nuovo inizio e non importa dove sarò, so che Chiara mi cercherà ancora, in modo sincero e spensierato, perché ne ha voglia, perché è curiosa e non importa quanto abbiamo legato o meno, perché lei rimarrà autentica e disinteressata. Daria non è tipa da perdersi in telefonate e messaggi, ma c'è, in qualche modo c'è sempre; sono spaventata all'idea di perderla, perché c'è soprattutto quando siamo insieme, cosa succederà quando me ne andrò? Si ricorderà di me? Mi vorrà ancora bene? È molto difficile per me decifrare le sue emozioni, ma, come dicevo a Jakub tempo fa, lei è uno dei motivi per cui mi piange il cuore ad andare via. Quando ho trovato una persona fedele a se stessa, sincera, una persona a cui voler bene incondizionatamente, ecco che è ora di seguire il vento. E poi c'è Eri... che probabilmente non verrà mai a trovarmi oltremare, ma è un tesoro per cui vale la pena tornare di tanto in tanto. Appare quando meno me l'aspetto. È quella persona che ha preso la macchina per venire da me, sempre, nel bene e nel male, che in questi anni ha fatto molto per me, senza nemmeno rendersene conto.


E così, per la prima volta, finalmente, ci sono più donne che uomini ad essere solidali, di livello. È una cosa che mi rende infinitamente felice, perché se una donna crea un legame vero, rimarrà per sempre. Per questo devo smettere di imparanoiarmi. Dopotutto, sempre, sempre... nella mia vita sono andati via solo gli uomini. A parte Alex, perché non si è mai fermato realmente. Non ho più le forze di farmi straziare il cuore così. Adesso tocca a me andare via. 

C'è ancora tanto da fare, ma sto lavorando su di me in maniera pacifica, coscienziosa e sono sempre più convinta di quello che faccio, di quello che penso. A volte inciampo e mi accascio, ma prima che qualsiasi dubbio penetri nel mio cervello, arriva Jakub, a volte non deve nemmeno parlare, mi guarda e per un attimo provo a vedermi con i suoi occhi e penso... penso di essere una persona valida e mi rendo conto che nella mia vita mi è mancato proprio questo, qualcuno che credesse in me, che mi desse forza, che mi stimasse e che me lo facesse sentire, che me lo facesse arrivare con desiderio e tanta volontà, tanta, tanta volontà, perché a volte non voglio sentire né vedere. È arrivato questo amore come uno schiaffo in faccia con una buona dose di verità. Io penso che a volte abbiamo bisogno dell'amore che filtri un pochino la realtà per vedere cosa succede davvero. Forse l'amore non rende ciechi, forse è proprio quello che apre gli occhi su cosa conta davvero, forse è il modo per riuscire a guardare il Sole che splende alto nel cielo, senza bruciarsi, vedendone le sfumature quasi. Essere innamorati, amare, è l'unico modo per vedere com'è una persona davvero, annullando le parole come "pregio" e "difetto", prendendo qualcuno tutto d'un pezzo, per quello che è, per la meraviglia che è, nutrendosi della sua bellezza, donandogli le energie che da solo non può raggiungere.
L'amante che vi butta giù non fa per voi, mi ci è voluto un po' per capirlo, ma ci sono arrivata pure io e adesso non mi fa più paura niente, finalmente mi vedo e mi SENTO per quella che sono, una donna forte e bella. Non devo temere niente.



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