sabato 28 luglio 2012

Forchetta nel cubetto di ghiaccio

Hai mai provato ad affondare la forchetta in un cubetto di ghiaccio?
Penetra lentamente, scende, si raffredda e sotto si forma l'acqua, in modo abbastanza statico, non finisce da nessuna parte, non gocciola giù dal tavolo o cose simili.
Adoro farlo, perché il ghiaccio oppone una leggera resistenza, ma tutto sommato cede e quello che la mia mano percepisce sviluppando quella pressione via via più forte, è assolutamente innaturale, sinistro.


Sono così anche con le parole forse.
Le riverso lì, finché il ghiaccio non si scioglie del tutto e se sono fortunata ne trovo dell'altro, altrimenti non rimane più niente.
E' come una prova. Per me. Per te. Per chiunque abbia a che fare con me.
Non appena trovo del ghiaccio parlo e non doso le parole, come un uomo che non ha niente da perdere, disposto ad uccidere, a giocare tutte le carte, a rischiare.


E' stupido dire che io non abbia niente da perdere.
E' semplicemente stupido. Molto più stupido che illudersi, o pensare al futuro, o a farsi aspettative.
Ma sai cosa è più stupido? Spaventarsi.
Se c'è una cosa che non tollero è la paura, benché io stessa in questo momento ne stia provando in quantità ben oltre la mia sopportazione. Ma non viene da me. Io sono semplice, capisci, sono aperta e sono qui.
E io non posso avere terrore di perdere qualcosa che non ho.


Io non ho paura di NIENTE.
Io non mi fermo. 


C'è un'unica cosa per cui posso permettermi di toccare il fondo, per cui posso soffrire e la odio, la evito. C'è una cosa sola che mi dà motivo di alzarmi dal letto la mattina o di stare alzata tutta la notte e non potrei vivere senza.
L'amore è! e nessuno potrà provare il contrario.
E' la cosa per cui vale la pena vivere, per cui a volte bisogna morire e non sono disposta a sminuirlo.


Tra me e mio padre ci sono 5150 km di distanza, se tutto va bene e il biglietto naviga intorno agli 800€ di sola andata. 


Ma che cazzo dico?
Sono solo parole. Il ghiaccio è sciolto e a me non resta che piangere, perché mi dico sempre che sarà l'ultimo e poi il sipario si chiude e rimango a fissare il palco vuoto.


L'attrice di un teatro incendiato, dicono dalle mie parti.



Non badare, sono solo parole.



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