domenica 29 luglio 2012

Una domenica di mezza estate

In giorni come questi vorrei svegliarmi in montagna. 
Svegliarmi col collo dolente perché mi sono addormentata sul parquet col cane. Amico mio. Ma quanti peli hai? Come mai non riesco a staccarmi da te nemmeno in estate? Sarà perché ti amo.
Caffè per tutti! Per me. Per te i croccantini. Anzi. Visto che è domenica apro la scatoletta, festeggiamo il quarto anno della nostra amicizia. Mi guardi e sembra quasi tu sorrida, ma sei pigro, proprio come me. Non c'è un cazzo da festeggiare.


Il caffè fatto in solitudine non ha prezzo, è un momento insostituibile e tutti almeno una volta nella vita dovrebbero sentirlo salire nella moka nel silenzio della casa vuota.
E' come la notte e il giorno, è come se facesse il percorso del sole, in cui con l'imbrunire i pensieri si fanno cupi e tutto sembra più grave, inaffrontabile e poi sale.... il caffè. I nodi (avevo scritto -nudi- ... beh, tutto sommato può essere in tema) nella mente si sciolgono e ci facciamo rincoglionire da un buon odore.


Se non bevete caffè, non potete capire.
Se bevete caffè al bar, non potete capire.


Con il tè è diverso, ha un suo rito anche quello. E' molto più pensieroso ed indulgente, il tè è da coccole, non da risoluzione dei problemi. Il tè è quando pensi che domani andrà meglio, che domani, dopotutto, è un altro giorno.
Il caffè è qui, è adesso e non ha pietà. Devi prendere la tua vita in mano, ora!
Il caffè è per i realisti e per quanto io passi ore a sognare situazioni e cose lontane che non mi appartengono, sono fottutamente realista. Cosa che mia madre scambia per pessimismo e forse non ha tutti i torti, forse non c'è alcuna differenza, perché la vita è una merda, è difficile e le cose non vanno come vorresti.


Ma essere così negativi, che non è nemmeno questo, si è solo più difficili da sorprendere, aiuta ad apprezzare quello che nella vita conta sul serio, quello che è autentico.
Un sorriso vero, uno sguardo curioso, una mano che ci sfiora con cautela. Piccoli timidi gesti che messi insieme si trasformano in una passione travolgente ed irreversibile. Perché quando un pessimista cammina lento e pensieroso è attento, perché non si lascia andare, non si fida e non si lascia sfuggire niente. Non si può sbagliare. Ed è per questo che quello che nella vita poi ottiene è molto solido. Se lo perde muore, quando invece un ottimista alza le spalle e ricomincia daccapo.
Siamo facili da offendere, da abbattere e sembra che ci lasciamo sconfiggere facilmente.
Chi non conosce la frustrazione e chi con i piedi ben piantati per terra non è mai riuscito a scioglierla realizzando qualcosa che nella vita contasse, non per gli altri, ma per sé, continuerà a costruire case sulle sabbie mobili, dicendo che se domani dovesse affondare se ne potrebbe costruire un'altra.


Domani non andrà meglio. Non c'è un cazzo da ridere. La vita è oggi e non è vero che gli ottimisti vivono giorno per giorno ringraziando Madre Natura per i bellissimi fiori in giardino "oh guarda cara, i narcisi sono sbocciati". L'ottimista pensa che quel cazzo di narciso la prossima volta fiorirà ancora meglio.
Il pessimista si ferma e osserva e sorride ed è fiero del fiore che ha piantato.




Un mio amico una volta mi ha detto che non sono io depressa, ma che sono gli altri che con la loro depressione e con quei cazzo di sorrisi finti mi deprimono. 
E così ho eliminato dalla mia vita tutto quello che stonasse con la mia morale più intima e ho ritrovato la gioia nelle piccole cose, anche da sola. Soprattutto da sola.


Leopardi era pessimista, dicono.
Sono d'accordo. Solo un pessimista avrebbe potuto scrivere un'opera come La Ginestra, incatenato al letto, quasi immobile con un unico panorama fuori da quella finestra sempre più piccola. Solo un pessimista avrebbe stretto i denti donando una speranza al genere umano.
Se non avete mai letto La Ginestra fatelo.
Se non credete che sia un raggio di luce nelle profondità di una cava, probabilmente siete degli ottimisti.











1 commento:

  1. Quella canzone. Sapevo suonarla, un paio di anni fa...credo di aver voglia di rimettermici.

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